La principale sfida di questo progetto è stata progettare un elemento luminoso che non si limitasse a illuminare uno spazio, ma che generasse un’identità spaziale attraverso la luce.
Il progetto richiedeva un volume verticale per una zona di transizione caratterizzata da larghezza e altezza limitate, e dovevamo conferirgli presenza, ritmo e profondità senza aggiungere massa.
Questa esigenza ci ha portati a esplorare la modularità, la trasparenza e la ripetizione come strumenti per articolare lo spazio. L’opportunità è nata proprio da questo vincolo: stratificando tubi in tecnopolimero Slamp - realizzati su progetto - e controllandone l’altezza di sospensione, siamo riusciti a definire una membrana luminosa permeabile — non semplicemente un oggetto, ma un sistema spaziale.
Inoltre, le superfici riflettenti dell’ambiente moltiplicavano gli elementi luminosi, amplificando la percezione di scala e ritmo. Questo risultato ci ha dato la fiducia per sviluppare ulteriormente l’oggetto, oltre il contesto originale, trasformandolo in un prodotto personalizzato.
Metropolis Studio
Conosciamo Slamp da anni: il loro lavoro si colloca in un’intersezione rara tra design espressivo e applicazione architettonica, cosa che apprezziamo profondamente.
Le creazioni Slamp riescono a essere al tempo stesso scultoree e rigorose, emotive e controllate.
All’interno della nostra più ampia palette luminosa, le lampade Slamp hanno rappresentato un contrappunto alla nostra richiesta di design su misura: se la nostra struttura sospesa era pensata all’insegna del ritmo e della ripetizione, i pezzi Slamp hanno introdotto morbidezza, geometrie organiche e una qualità luminosa differente.
Per noi era fondamentale creare contrasto e complementarità, e Slamp è stata una scelta naturale per ricoprire questo ruolo.
Metropolis Studio
La luce non è secondaria rispetto allo spazio: lo rivela, lo modula e spesso lo definisce.
Per noi, la luce è un materiale architettonico tanto rilevante quanto il cemento, il legno o il metallo. In contesti sia pubblici che domestici, modella la percezione, l’atmosfera, l’orientamento e l’intimità.
Uno spazio pubblico può richiedere stratificazioni luminose che guidano, attraggono o isolano; uno spazio domestico, invece, necessita di calore, sfumature e adattabilità. In entrambi i casi, la luce dà ritmo al nostro modo di abitare lo spazio.
È per questo che ogni decisione illuminotecnica non viene affrontata come una semplice installazione, ma come un gesto spaziale.
Metropolis Studio